The Approach testo critico
INTRODUZIONE
L’approccio concettuale di Paolo Mazzanti nel risolvere i problemi legati al progetto, lo ha posto all’avanguardia nel mondo della fotografia contemporanea. Le idee preferite da Mazzanti sono ben riflesse in questo lavoro, un chiaro concetto struttura-immagine e comprensione della comunicazione.
Nel 2002, durante una conferenza internazionale di fotografia, Mazzanti disse: “Se guardate alla natura vi rendete conto che ogni sua parte, ogni cambiamento di colore, ogni struttura è assolutamente essenziale per il successo di qualsiasi interpretazione estetica e rappresentazione visiva”. Egli ha sempre remato contro le idee formaliste del modernismo; ha incorporato riferimenti narrativi e storici in contemporanea alle conquiste tecnologiche del momento nella sua ricerca di una fotografia rivoluzionaria. Nel 2003 decise di rompere con gli schemi creando un lavoro innovativo e più artistico con le sue immagini paesaggistiche concettualizzate.
Negli ultimi 30 anni, in veste di fotografo, ha creato alcune tra le opere più influenti e durature. Nell’elenco delle sue opere fotografiche troviamo di tutto, dal reportage fotografico al photo design, copertine di album, packaging di prodotti di immagine, poster, tessuti, photo interior e calendari.
Mazzanti ha esplorato lo sviluppo concettuale della natura nelle sue opere partendo dagli studi preliminari alle foto finite rivelando man mano come ha ottenuto le sue immagini fotografiche. La fase di progettazione dona particolare attenzione all’evoluzione delle sue immagini e alle strade in cui utilizza specifici elementi concettuali con le quali comunica le sue conclusioni artistiche.
La scelta di Mazzanti per le immagini fotografiche, trae le sue origini dal bisogno di affrontare una sfida più personale e significativa contro la statica opera commerciale e dall’urgente desiderio di totale indipendenza dalle formule vincenti del passato. Egli ha permesso all’informazione di emergere in maniera spontanea, successivamente alterata dal suo stesso processo creativo.
In Italia Mazzanti è stato definito ‘l’interprete del moderno rinascimento fotografico’ per la sua capacità di reinventarsi costantemente in una varietà di stili pur mantenendo intatto le sue credenziali di fotografo. Mazzanti ha avuto un fortissimo impatto sull’evoluzione del photo design in Italia con una serie di pubblicazioni e mostre che lo collocano senza riserva alcuna tra i pionieri della fotografia italiana. Ha tenuto mostre in tutto il mondo, comprese Londra, Cina e America.
In qualità di fondatore del suo studio nel 1980, Mazzanti continua a esercitare la propria influenza, energia e creatività per comunicare le proprie idee dalla sua residenza a Pesaro.
The APPROACH
In omaggio alla sua terra questo fotografo sembra ricercare le origini, le radici, gli inizi che sono uniti nel più romantico abbraccio del paesaggio. La sua ricerca lo conduce verso un tipo di immagine che per secoli è stata catturata in innumerevoli dipinti, stampe e fotografie: il paesaggio italiano.
La poesia nella fotografia è spesso controversa ma lo è soprattutto quando Mazzanti concentra il suo interesse su un dettaglio della natura piuttosto che su una vista d’insieme più ampia e generale. Ciò nonostante, tale esercizio rimane un tentativo di visione unita all’allegoria del dettaglio. La natura, la poesia e l’armonia di ogni paesaggio sono impresse nei nostri ricordi. Il fotografo può creare un’illusione ma può anche distruggere le nostre memorie, spesso poste al limite della coerenza o magari appena oltre le nostre ortodossie.
L’approccio a queste fotografie dovrebbe avvenire con una profonda conoscenza della natura e con una logica chiara, poiché questi sono gli elementi caratterizzanti delle composizioni di Mazzanti. Egli ci conduce all’interno delle fotografie come in una grandiosa avventura con l’autorità della creazione una nuova percezione.
Mazzanti dona alle sue immagini la capacità di raccontare storie, con piccoli accorgimenti tecnici e grande abilità. Egli sceglie un luogo per creare una scena come a noi è forse proibito anche sognare. Nel contesto e nel progetto di una nuova ambientazione, egli cattura la fotografica illusione. Mentre egli permette allo spettatore di essere il protagonista della sua eredità è lui che tiene le chiavi delle sue risorse essenziali. La conflittuale filosofia di un approccio architettonico alla natura è la restituzione del concetto del bello e della sua presenza, in realtà una Torre di Babele nel vocabolario attuale. Lavori di sfida che mi riempiono più di ammirazione che di piacere.
L’egemonia delle fotografie artefatte va di pari passo con l’idea di un monumento che dovrebbe essere fotografato da più angolazioni. Egli fotografa una struttura con l’intenzione di creare un discorso diverso, al di fuori della principale complessità del paesaggio stesso. Una decisa esplorazione della natura rimane una delle migliori sfide nell’uso dell’elaborazione digitale. Mazzanti permette alla tecnologia di servire la narrazione. L’insieme delle fotografia passa dal giorno alla notte e con l’aiuto di una illuminazione artificiale, la visuale comincia a degradare, una disintegrazione che rispecchia il lento rompersi dell’immagine. Questa ambiziosa ri-creazione sottolinea le potenzialità della fotografia digitale e il personale approccio di Mazzanti ad essa. Il precedente dogma di rifiutare la nuova tecnologia digitale nella fotografia, che ciò non di meno era spesso un’ambizione della maggior parte dei fotografi, è oggi reso possibile e noi possiamo vedere e credere nell’illusione di queste immagini.
Mazzanti domina lo sforzo di salvaguardare la natura attraverso la sua stessa rappresentazione nelle sue fotografie. Come una nuova sfida egli colloca il suo lavoro in uno squisito viaggio tra natura e colore. Ciò è specialmente vero quando senza paura, perfino incautamente ci spinge ai limiti del realismo narrativo e ci sfida a spiccare un salto di fede concettuale nella rappresentazione del paesaggio. Il punto focale della sua attrazione risiede nella brama del fresco avvicinarsi all’originare tensione attraverso il frammento allorchè cerca di recuperare un glorioso percorso verso la natura. In alcune fotografie si arriva ad un momento di verità in cui esse o si frantumano irreparabilmente in memorie o si legano insieme come in un sogno.
Il legame tra natura e realtà è essenziale per Mazzanti. Egli racchiude un ideale che ruota attorno alla abilità di far leva sull’immagine nel formato, di aumentare la tensione e di farvi attraversare all’interno di un’opera d’arte.
La meticolosa documentazione delle sue immagini in diversi stadi e la loro visione d’insieme sono cosparse e al tempo stesso disseminate di simboli. Il suo lavoro consiste in un accumularsi di precise informazioni che arrivano ad ogni livello. Uno sfiancante regime di studio caratterizzato molto spesso dal comunicare l’impressione fotografica della natura.
Egli ha l’entusiasmante compito di introdurci alle nuove immagini che riconosciamo nel contesto familiare della natura. E’ esilarante vedere queste immagini che hanno a che fare con strutture ed esempi fotografici che sono, almeno teoricamente, quasi dati per scontati da noi. Le sue fotografie hanno un senso emozionale, piuttosto che la frustrata comune rappresentazione tecnologica.
La prima cosa che cerca nella natura è quale genere di visione-ideale o simbolo l’elemento gli riserva. Con le sue osservazioni ha una visione del ritrarre e comunicare queste sfide.
Mazzanti si presenta con la sicurezza dell’esperienza, data da molti anni di ricerca; uno standard elevato di competenze tecniche contemporanee; il preciso posizionamento dell’opera da fotografare e ovviamente un progetto, ma è anche consapevole della costante battaglia che nasce dal definire il suo lavoro nel formato fotografico.
La strategia per creare le sue fotografie consiste nel massimizzare il controllo sull’elemento e nel formulare attente valutazioni tecniche, come in un ambiente di laboratorio, ma per tutte le caute osservazioni e considerazioni umane quando si scatta (come lui stesso fa notare) la natura si riserva l’ultima decisione. Ricadiamo di nuovo sulle intangibili domande su quadro, valutazione del colore, strutture ecc. I suoi scatti sono un costante lavoro investigativo dalle sue lunghe passeggiate. Egli è in grado di giudicare la composizione, la visione di sogno di una nuova immagine o l’effetto del tempo sull’ambiente.
“Vorrei condividere la visione del paesaggio, le immagini ed elementi presenti nella natura che mi motivano, ma voglio anche sentire un certo tipo di vibrazione nell’aria quando giro per la campagna in cerca di un luogo o quando porto gli elementi in laboratorio per controllare esposizione, colore o forma.”
Le sue opere suggeriscono un uomo guidato dall’amore per la natura e che spera sempre di offrirci con le sue fotografie un’Impressione di un elemento formale. Egli vuole mostrarci una visione che ci renda più sensibili emotivamente alla sua rappresentazione della natura. Il cosmo ha una struttura a noi nascosta e le scoperte del nostro ambiente sono per noi fonte di entusiasmo. Le fotografie di Mazzanti rappresentano un nuovo modo di osservazione della fotografia; noi siamo i protagonisti in un incontro familiare che non ha fine. Le sue immagini rappresentano un incontro con elementi a noi cari che dimostrano il fatto che siamo visitatori dell’universo.
Dovremmo uscire là fuori come Mazzanti: con la voglia di sperimentare cosa significa essere vivi e in contatto con la natura. “A sense of approach”.
